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educazione

cinofila

Vivere con un cane può essere un’esperienza meravigliosa e come in ogni relazione la buona riuscita dipende dalla comunicazione e dalla capacità di ascolto reciproca. Imparare a osservare il nostro cane, riconoscere il suo linguaggio e offrirgli l’opportunità di esprimere tutte le sue potenzialità è la strada giusta per intraprendere insieme un lungo viaggio all’insegna del benessere e della felicità.

 

Attraverso un percorso di conoscenza e di crescita comune è possibile affrontare le problematiche e imparare a gestire al meglio ogni situazione sia in casa sia all’esterno provando così il piacere e l’emozione di condividere esperienze diverse.

l'approccio

La grande gioia di avere un cane è quella di poter fare l’idiota davanti a lui: non soltanto non ti rimprovererà, 

ma anche lui farà lo stesso.

(Samuel Butler)

Ogni percorso di educazione si basa sull’approccio cogniivo-zooantropologico che:

 

 - Lavora sul miglioramento delle competenze relazionali del cane e la sua capacità di adattamento

- Il campo di “lavoro” è la coppia che deve crescere insieme

- Il training si basa sulla relazione

L'approccio cognitivo considera il comportamento animale come l'espressione del suo stato mentale. Il cane ha una mente, partecipa attivamente nel mondo è in grado di riflettere, ricordare e apprendere e dare delle risposte in base alle sue emozioni, all’ambiente e al suo bagaglio di esperienze. L’approccio utilizzato ha lo scopo di fornire al cane la consapevolezza delle sue capacità e si basa sulle conoscenze e la comprensione delle motivazioni ed emozioni proprie di ogni singolo individuo. Ogni cane è un individuo a sè e proprio da questo presupposto è necessario partire prima di affrontare un qualsiasi tipo di percorso.

 

In questo approccio ci si differenzia dall'addestramento tradizionale che mira ad ottenere dal cane controllo, obbedienza, sottomissione. 

L’approccio CZ e’ gentile, perché non utilizza coercizioni e rispetta le caratteristiche etologiche del cane, ma va oltre perché si rivolge alla mente del cane, alle sue capacità di apprendimento e allo sviluppo del suo potenziale cognitivo, entrando in un ambito propriamente pedagogico. Qui il premio non viene dato per far compiere un’azione ma per aiutarlo a pensare come trovare la giusta risposta.

 

Nell’approccio zooatropologico è la relazione animale-uomo alla base della crescita del binomio dove il compagno umano si pone come mediatore di conoscenze rendendo le esperienze fruibili al cane adattandole alle sue capacità  e alle sue potenzialità.

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